Song to Song - La recensione
Finalmente arriva in sala dopo una lunga gestazione durata 4 anni Song to Song, film girato interamente ad Austin in Texas proprio nel 2012 e nel suo lungo percorso ha addirittura cambiato titolo diverse volte.
Terrence Malick aveva iniziato a pensare a questo progetto già dai tempi del suo Tree of Life per celebrare la sua città Austin, ormai divenuta famosa in tutto il mondo per l’intensa attività musicale che la contraddistingue da anni ed è teatro di uno dei festival rock più famosi l’Austin City Limits, che in realtà è stato utilizzato per riprendere dal vivo diversi musicisti che si sono concessi per dei simpatici e rinvigorenti cameo che riescono a smorzare l’atmosfera seria del film.
Terrence Malick aiutato dal geniale direttore della fotografia, il più volte premio Oscar Emmanuel Lubetzi dona a questo film dei colori bellissimi il blu, il rosa, con delle bellissime sfumature quasi pittoriche, vediamo degli stupendi primi piani dei bellissimi protagonisti, che per conoscersi e relazionarsi si toccano, usano il tatto per studiare il proprio ambiente, sono stati diretti e ripresi per essere spontanei quando si muovono, ridono sembra che stiano provando, la loro fisicità viene utilizzata per farli muovere liberamente nello spazio.. Ognuno a suo modo e come tutti noi sono persone in continua evoluzione che vediamo amare, lottare e soffrire e prendere decisioni alcuni con umanità, comprendendo il proprio ruolo nel mondo e le proprie responsabilità, altri dovranno prendere atto che i loro comportamenti hanno fatto soffrire proprio le persone più care.
Menzione di merito va senza dubbio alla partecipazione di Patti Smith che interpreta se stessa e narra a Fay la propria storia sentimentale con una sincerità commovente, proprio perché sappiamo che le sue parole sono vere e non frutto di finzione, la cantautrice americana è una sorta di guida emotiva per la giovane donna.
VOTO: 7
Gina Carlini
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