domenica 9 novembre 2014

Scoprendo Fassbender: Centurion

Proseguendo nella scoperta o riscoperta di film meno conosciuti interpretati dal nostro Michael Fassbender, questa settimana parleremo di Centurion,  pellicola del 2010 diretta dal pluripremiato regista britannico Neil Marshall che narra la vicenda romanzata, della scomparsa della nona legione romana durante la conquista della Scozia. Bisogna, appunto precisare,  che la pellicola non ha mai avuto la pretesa di essere un’accurata ricostruzione storica degli eventi accaduti ed ammantati storicamente di mistero, ma è piuttosto una libera interpretazione di quelli che potrebbero essere stati gli avvenimenti.
Il regista fa ottimo uso dei colori prima  il grigio, il blu in tutte le loro sfumature per l’ambientazione sia paesaggistica, sia per i personaggi, infatti il popolo barbaro dei Pitti si cosparge proprio di una tintura blu sul viso prima di innescare le battaglie, inoltre abbiamo prorompente il rosso del sangue che viene ancora messo maggiormente in evidenza dai toni grigi come un contrappunto. Ma nonostante ciò nel film non ci sono scene di violenza gratuita, tutto è molto misurato.
Michael Fassbender interpreta l’eroe protagonista che è anche la voce narrante della pellicola ed esordisce con questa bellissima ed evocativa frase “ Il mio nome è Quintus Dias e questo non né l’inizio né la fine della mia storia”.

Quintus Dias (Michael Fassbender) è l’unico sopravvissuto di una fortino romano che viene fatto prigioniero e torturato dalla tribù barbara dei Piti, riuscito a fuggire incorre nei soldati della nona legione dell’Impero Romano comandata dal generale Titus Flavius Virilus (Dominic West). La Legione ha come obiettivo la  prosecuzione della marcia verso i territori più a nord e sono guidati in quei territori dalla guerriera Pita Etain (Olga Kurylenko), che li tradirà conducendoli in una trappola da cui usciranno quasi sterminati se non per un manipolo di loro ed il generale fatto prigioniero dai Piti stessi.
Quintus e i pochi romani sopravvissuti raggiungono l’accampamento dei Piti per poter liberare Virilus, ma non riusciranno nell’impresa, a questo punto non resta loro che cercare di raggiungere il  comando romano più vicino, ma durante la battaglia dovranno dividersi. Da questo momento in poi inizia una vera e propria caccia da cui l’unico sopravvissuto sarà proprio Quintus, il quale una volta raggiunto l’esercito romano e dopo aver raccontato la sua storia deve difendersi dal suo stesso popolo, in quanto per nascondere lo scempio dell’annientamento della nona legione voglio ucciderlo, ma il nostro eroe riuscirò a salvarsi, benchè ferito riuscirà a riparare nella casa della bella Pita Arianne (Imogen Poots), reietta anche lei perché ritenuta una strega.


I personaggi non risultano molto approfonditi, e questa è sicuramente una pecca della pellicola, un aspetto sicuramente negativo, ma ciò viene controbilanciato dal fatto che entrambe le fazioni ossia da una parte i Romani e dall’altra i Pitti entrambi lottano ed usano qualsiasi arma per raggiungere i propri obiettivi, non ci troviamo di fronte a personaggi in bianco e nero, ma con molte zone grigie, appunto. Questo è sicuramente un aspetto molto apprezzabile da parte del regista e sceneggiatore Marshall  che riesce a rendere questa pellicola un buon film di avventura e di intrattenimento ma  a mio avviso non ha saputo sfruttare al meglio le capacità e la bravura dei protagonisti che avrebbero potuto dare un maggiore spessore ai personaggi che rimangono un po’ superficiali e appena abbozzati.

Voto 7


Gina Carlini


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